Henrik Stenson in Ryder Cup ha barrato tutte le caselle. Imbucare il putt della vittoria finale? Fatto. Cento per cento di vittorie in una Ryder Cup? Fatto. Formare una coppia che passerà alla storia? Fatto.
Dopo essersi impratichito come vicecapitano, Stenson ora spunterà la casella finale di una memorabile carriera in Ryder Cup: capitano.
Nel 2023, a 46 anni, nel momento in cui prenderà il comando al Marco Simone Golf and Country Club dal 30 settembre al 1° ottobre diventerà il primo svedese a guidare la squadra europea in Ryder Cup.
Stenson è stato un protagonista delle schiaccianti vittorie in casa della squadra europea negli ultimi vent’anni vincendo ogni Ryder Cup giocata in Europa in cui è stato selezionato.
Il campione di Gothenburg ha debuttato in Ryder Cup nel 2006 quando, sotto la guida di Ian Woosnam, ha imbucato il putt vincente al green della buca 15 del K Club, portando a casa una vittoria 4&3 su Vaughn Taylor e mettendo il sigillo su una vittoria finale che uguagliava l’allora record di 18,5–9,5.
Già tre volte vincitore dell’European Tour prima di vestire i colori della selezione europea, l’incredibile prestazione alla Ryder Cup spinse Stenson a migliorarsi ulteriormente e, nel 2007, divenne il primo svedese a vincere un torneo World Golf Championships, battendo Geoff Ogilvy nella finale per il WGC-Accenture Match Play Championship.
Questo gli garantì un posto in Ryder Cup, ma dopo aver raccolto un punto e mezzo nella sconfitta europea del 2008 negli Stati Uniti al Valhalla Golf Club, Stenson per sei anni non prenderà più parte al massimo evento golfistico a squadre. Ma il meglio era ancora da venire.
Una vittoria al Players Championship 2009 lo fece progredire ulteriormente: da più volte vincitore dell’European Tour a stella globale.
Ma per il numero uno del Challenge Tour del 2000 fu la stagione 2013 a rappresentare una sorta di spartiacque. Due secondi posti, all’Open Championship dietro a Phil Mickelson e nel WGC-Bridgestone Invitational che vide vincitore Tiger Woods, furono un chiaro segnale che la forma migliore era tornata. Seguì infatti un terzo posto finale all’US PGA Championship che annunciava il suo ritorno tra i primi dieci al mondo.
E non era ancora finita. A settembre, con le vittorie al Deutsche Bank Championship e nel finale di stagione del Tour Championship, Stenson fu il primo europeo a vincere la FedEx Cup con formula estesa a tutta la stagione del PGA TOUR.
Passò definitivamente alla storia vincendo anche il DP World Tour Championship nel finale di stagione dell’European Tour, terminando così in testa alla classifica stagionale, quella che verrà poi chiamata Race to Dubai. Quel “dominio” del 2014 lo ha portato ad una terza partecipazione in Ryder Cup, a Gleneagles.
Sul suolo scozzese, la storia dei due giorni di apertura di quella Ryder Cup l’hanno scritta uno svedese e un inglese: Stenson e Justin Rose. Il dinamico duo ha giocato insieme tre volte, ottenendo tre vittorie, contribuendo con tre punti alla vittoria del capitano Paul McGinley per 16,5–11,5.
Sempre in Scozia, nel luglio 2016, ha raggiunto l’apice della sua carriera individuale. In uno dei finali più memorabili della lunga e gloriosa storia dell’Open Championship, Stenson, in un epico duello con in palio la Claret Jug, ha battuto Phil Mickelson. Tra gli uomini è stato il primo svedese a conquistare il trofeo di un Major.
Stenson ha ristabilito con Rose la coppia imbattibile in Ryder Cup al Le Golf National di Parigi nel 2018. Ha vinto due partite su due in doppio prima di ottenere tre punti su tre nei singolari contro Bubba Watson, contribuendo così ad un'altra vittoria in casa per il Team Europe capitanato da un altro scandinavo, Thomas Bjørn.
Insieme ad Annika Sorenstam, che ha scritto la storia di questo sport, Stenson è co-ospite dell'innovativo Scandinavian Mixed. L’evento ospitato da Henrik e Annika è tra gli artefici della popolarità e dell'inclusività del golf nella sua nazione.
Il suo trionfo all’Open, e il modo in cui lo ha ottenuto, gli ha garantito un posto tra i grandi del golf mondiale. Ma per gli appassionati di golf svedesi, ed europei in generale, Stenson era già un pioniere, una leggenda della Ryder Cup e un personaggio immensamente popolare in rampa di lancio.
È noto come “l’Uomo di ghiaccio” per il suo sangue freddo e la sua concentrazione di ferro. Queste caratteristiche, e non solo, gli torneranno molto utili quando guiderà il Team Europe a Roma l’anno prossimo.