Luke Donald ha nominato il suo quarto vicecapitano per la Ryder Cup 2023 che si disputerà al Marco Simone Golf & Country Club di Roma dal 26 settembre al 1° ottobre 2023.
Spagnolo, 57 anni, José María Olazábal è ormai diventato sinonimo della competizione biennale con gli Stati Uniti, ha infatti giocato per l'Europa in ben sette occasioni dal 1987 al 2006. È stato vicecapitano in altre tre occasioni: nel 2008, 2010 e 2014. E, naturalmente, ha rivestito il ruolo di capitano a Medinah nel 2012, la più famosa rimonta vincente europea di tutti i tempi.
Nelle sue sette apparizioni come giocatore in Ryder Cup, tre vittorie e un pareggio nel 1989 con l'Europa che ha mantenuto il trofeo, Olazábal ha giocato 31 partite, vincendo 18 volte e conquistando 20½ punti in totale per la causa europea. La coppia che formava con il grande Seve Ballesteros è ancora due spanne sopra a qualsiasi altra nella storia dell’evento, hanno infatti portato a casa 12 punti sui 15 disponibili.
Al di fuori dell'arena della Ryder Cup, nella sua carriera leggendaria Olazábal ha ottenuto 33 vittorie professionistiche in tutto il mondo, di cui 23 nell'European Tour dal 1986 al 2005. Ma è ricordato soprattutto per i suoi due Masters, nel 1994 e nel 1999, conquistati all'Augusta National. Il secondo fu particolarmente emozionante poiché ottenuto sulla scia del timore che l'artrite reumatoide gli avrebbe impedito di giocare tra i professionisti.
Nel team di Luke Donald, Olazábal si unisce al capitano della European Ryder Cup 2018, il danese Thomas Bjørn e al nostro Edoardo Molinari, vincitore con la selezione europea nel 2010, e al belga Nicolas Colsaerts, nella squadra vincitrice di Medinah di Olazábal insieme a Donald nel 2012.
La dichiarazione di Olazábal: “Viste le mie precedenti esperienze in Ryder Cup, sono ovviamente entusiasta di essere stato nuovamente coinvolto. Non vedo l'ora di sentire quel flusso di adrenalina speciale, l'intensità e l'elettricità che solo la Ryder Cup porta. Sono davvero entusiasta di rivivere nuovamente tutto questo”.
“È stata una bella sorpresa che Luke me lo abbia chiesto. Non me lo aspettavo, ma ero felice quando è arrivata la chiamata. Il mio ruolo sarà lo stesso degli altri vicecapitani, vale a dire sostenere e aiutare Luke e i 12 giocatori in ogni modo, così che possano giocare al meglio per riconquistare il trofeo”.
“Non ho dubbi che Luke sarà un grande capitano. Ha giocato quattro volte in Ryder Cup e ha vinto quattro volte e quindi sa cosa si deve fare per ottenere il risultato in partita”.
“Cura e sa bene quanto siano importanti i dettagli e fattori come lo spirito di squadra. Ed è ancora un giocatore molto competitivo ad alti livelli. Per questo è vicino ai giocatori e sa cosa dovranno fare al loro meglio. Il mio lavoro come vicecapitano sarà quello di aiutarlo a raggiungere questo obiettivo”.
Le parole del capitano Donald: “Quando pensi a José María Olazábal, pensi immediatamente alla Ryder Cup. Apporta una passione incredibile e non potrei essere più entusiasta di averlo a bordo”.
“Era il mio capitano quando ho giocato l’ultima volta in Ryder Cup – a Medinah nel 2012 – e mi è piaciuto molto giocare per lui. Mi ha scelto come primo giocatore nei singolari e questo è stato estremamente gratificante”.
“Sapere che aveva quel rispetto e fiducia in me, che sarei riuscito a guidare il team europeo in un ambiente con così tanta pressione come quello dell’ultimo giorno, significava molto e in un certo modo sto restituendo quel favore, poiché ho una grande fiducia in lui”.
“Solo la sua semplice presenza porta energia in Ryder Cup sotto ogni aspetto, e l'ho constatato di persona quando gli ho chiesto di partecipare alla Hero Cup che abbiamo organizzato ad Abu Dhabi all'inizio di quest'anno”.
“È stato una parte molto importante di quella settimana, dove è stato con i giocatori, ha condiviso con loro ciò che significa la Ryder Cup. La gente si accorge quando José María entra in una stanza. Alla Hero Cup si poteva vedere quanto tutti lo rispettassero e lo ammirassero per ciò che ha fatto nel golf. Non potrei essere più entusiasta di averlo nella mia squadra”.